Ben 270 milioni di euro di fatture false emesse per evadere le tasse. E’ quanto scoperto – con una brillante operazione – dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Brescia e dalla Tenenza di Pisogne della Guardia di Finanza, che hanno posto la lente su un’organizzazione dedita all'”ingegneria fiscale” ai fini della frode e indagato 104 persone.
Il sistema utilizzato dagli indagati (a vario titolo) è quello dei crediti fittizi per abbattere i debiti e delle false fatture.
Al centro dell’indagine ci sarebbero in particolare due studi di consulenza di Sirmione, gestiti da tre persone facenti parte dello stesso nucleo familiare. Ma le società coinvolte sarebbero complessivamente 126. In tutto le forze dell’ordine hanno censito operazioni fittizie di 270 milioni. Grazie a queste è stata evasa Iva per 47 milioni di euro e Ires per 58 milioni.
Tra i reati contestati c’è l’associazione a delinquere finalizzata all’evasione fiscale, al riciclaggio e all’autoriciclaggio. Le persone in custodia cautelare in carcere sono 8, 16 quelle ai domiciliari. Sono in corso sequestri dei beni per diversi milioni di euro.
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