Cinque giovani a metà novembre si erano resi protagonisti di un raid vandalico all’interno del cantiere Tav di Calcinatello appiccando incendi e lanciando sassi contro le ruspe. L’assalto ai cantieri era stato postato sui social e, proprio attraverso questi, i Carabinieri erano riusciti a risalire subito a due dei giovani coinvolti, identificando dopo un paio di mesi anche le altre persone coinvolte.
I protagonisti del folle gesto – tutti residenti a Calcinato – ora potrebbero ricevere un conto molto salato per la “bravata”. Secondo quanto pubblicato da Bresciaoggi, infatti, i danni causati nel cantiere si aggirerebbero attorno ai 100mila euro.
Nel frattempo la procura di Brescia dovrà stabilire i provvedimenti giudiziari da applicare contro i vandali. I cinque teppisti, secondo quanto ricostruito dai militari, non avevano preso di mira solo il cantiere Tav: avrebbero fatto irruzione anche in una cava dismessa e appiccato un incendio in una cascina dismessa a Mazzano. Accuse ovviamente da verificare, ma che potrebbero far lievitare il conto finale.
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