Fa discutere l’applicazione concreta del nuovo Dpcm sul lago di Garda. A fronte di un unico bacino condiviso tra due regioni e una provincia autonoma, infatti, il territorio del Benaco (anche quello acquatico) è collocato in tre zone diverse: Rossa la sponda bresciana, Arancione la sponda Veronese e Gialla quella che si affaccia sulla provincia autonoma di Trento. Una situazione paradossale, tanto più alla luce del fatto che le differenti limitazioni non valgono soltanto per chi vive al confine tra una provincia e l’altra, ma anche per chi si trova a pescare o a fare sport sulle acque del lago, dove i confini territoriali – in assenza di cartelli stradali – sono decisamente meno chiari. Le multe, in caso di sconfinamento, potrebbero essere molto pesanti.
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