La città di Brescia ha un nuovo simbolo artistico. Dopo la rinnovata Vittoria Alata e le tante bellezze storiche, dopo il colosso di Mimmo Paladino, dopo la scritta rovesciata della stazione metro, infatti, nelle scorse ore è arrivato al Quadriportico il rinoceronte sospeso di Bombardieri. Che già sta facendo discutere sui social, dove ha conquistato centinaia di scatti.
“L’installazione – si legge in una nota è l’ultimo atto di una riqualificazione articolata e profonda, operata al centro di uno degli scorci monumentali di Brescia – il Quadriportico della Vittoria – e fondata su una collaborazione fra pubblico e privato. Un processo iniziato con la ristrutturazione e la rifunzionalizzazione degli spazi abbandonati dell’ex Camera di Commercio, seguite dal restauro della piazzetta antistante e infine portato a compimento con la valorizzazione dell’area attraverso la suggestiva collocazione area di un’opera del noto artista bresciano Stefano Bombardieri”.
L’opera è totalmente finanziata da privati: la Società 1932 srl si è fatta carico delle spese di installazione, la ditta Platek srl (Rodengo Saiano) ha fornito gratuitamente i corpi illuminanti e Stefano Bombardieri ha concesso la sua opera per 24 mesi. L’iniziativa è patrocinata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Brescia.
L’artista Stefano Bombardieri ha sempre sentito una forte affinità con temi delicati quali l’uso delle risorse naturali e la distruzione ambientale. Per affrontare queste tematiche così difficili egli ha scelto un mondo animale, visto come trait d’union fra l’uomo e la Terra. Purtroppo questo legame è sempre in un equilibrio precario, proprio come i maestosi animali di Bombardieri, sostenuti da cinture, sospesi nell’aria. Essi sono la testimonianza della difficile situazione del nostro ambiente. Il rinoceronte in particolare è l’alter ego dello scultore, che ha sempre affermato di provare una connessione personale con l’opera “Il peso del tempo sospeso / Rinoceronte”. La scultura è stata ispirata da una sequenza del film “E la nave va” di Federico Fellini. In questo sceneggiato, un rinoceronte malato viene legato da cinture e issato su un piroscafo transatlantico diretto in America. Questa visione bizzarra per lungo tempo non è stata che un’idea nella mente dello scultore. Fino a che, qualche anno fa Bombardieri non si trovò in una situazione brutalmente simile a quella del povero rinoceronte malato e imprigionato. Ecco che il peso del tempo sospeso improvvisamente prese forma.
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