Uno degli asini salvati da Silvia, foto da ufficio stampa via Facebook
Da settimane diversi capi sono ospitati in un maneggio bresciano, la cui giovane proprietaria ha deciso di occuparsi di loro – salvandoli dalla malnutrizione – pagando le spese anche grazie al contributo spontaneo di molti. Ora, però, gli asini e i pony rischiano di tornare dove erano stati sequestrati per presunti malatrattamenti.
Lo ha deciso il 28 novembre la Procura di Aosta, che ha revocato il secondo sequestro deciso a ottobre ai danni di un 50enne della Bassa bresciana. Il provvedimento era scattato perché il titolare – un 50enne della Bassa – era accisato di aver abbandonato in quota gli animali, che si trovavano in condizioni di evidente malnutrizione (alcuni presentavano anche malattie e altri problemi di natura sanitaria).
A prenderli in cura Giulia Pulcini del maneggio Ippokampo Stable di Brescia, che – con il supporto dell’associazione Horse Angels – ne aveva adottati una 40ina. Ma molti animali sono già stati assegnati e si trovano ora in diverse località italiane.
Giulia e gli animalisti, comunque, annunciano battaglia: “Se il giudice avesse visto le immagini orribili di maltrattamenti a cui sono state sottoposte – ha spiegato la giovane – non credo averebbe consentito loro di tornare là: non ci fermeremo mai e sono certa che alla fine la giustizia oggettivamente farà il suo corso e ci darà ragione”.
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