Il Brescia esce sconfitto anche nell’incontro con il Frosinone e rimane a galleggiare a metà classifica, guardando i playoff che si allontanano sempre di più. Finisce 2-1 per i laziali, che hanno approfittato anche di un arbitraggio discutibile: al 22′ della ripresa il direttore di gara ha espulso per doppia ammonizione Bjarnason, che era entrato al 18′. La prima ammonizione un minuto dopo, la seconda – che ha cambiato indubbiamente le sorti del match – tre. Ma non si tratta dell’unica decisione dubbia.
Certo è che fino a quel momento le due squadre erano in pareggio: Zampano ha firmato il vantaggio ospite al 26′ e Torregrossa ha pareggiato i conti al 33′. Al 40′ della ripresa, quindi, l’arbitro ha assegnato al Frosinone la punizione che ha portato gli ospiti al vantaggio (gol di Parzyszek). Ma al 91′ Brescia ha reclamato il calcio di rigore il braccio di Zampano tra il collo e la spalla di Zmrhal in area. Il fischio non è stato quello sperato. Partita conclusa e molte lamentele.
Il Brescia non ha giocato male. Ma servono i punti, non il possesso di palla.
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