Brescia è al quarto posto nella classifica delle città più in crescita per quantità di ordini a domicilio in Italia dopo Rimini, Ravenna e Taranto. E registra una crescita importante di ristoranti che scelgono il digital food delivery con Just Eat, una delle principali piattaforme mondiali di cibo a domicilio. Rispetto al 2019 la presenza di ristoranti, pizzerie e gelaterie della leonessa, infatti, è cresciuta del 46%, arrivando a 250.
A dirlo è l’Osservatorio annuale sul mercato dell’online food delivery della piattaforma. A livello nazionale, il digital food delivery continua a crescere rappresentando tra il 20% e 25% dell’intero settore del domicilio, con un incremento rispetto al 2019 guidato dalle province e fuori dalle grandi città, oltre che da un aumento di domanda e offerta.
Secondo la Mappa del Cibo a domicilio di Just Eat, i bresciani preferiscono l’hamburger, che si posiziona in testa alla top 3 delle cucine più ordinate dopo la pizza. Tra i piatti più ordinati hamburger classico, cheeseburger e onion rings. Seguono la piadina al secondo posto con la possibilità di comporre la propria secondo i propri gusti, con la nutella e crudo e squacquerone, e la cucina giapponese al terzo posto con tiger roll, uramaki Philadelphia ed edamame. Chiudono la top 5, per numeri di ordini assoluti, italiano e gelato.
Oltre alle cucine più ordinate, lo studio rivela però anche le cucine più in crescita e i food trend del momento. Dall’analisi emerge un podio in cui spopola il gelato con +140%, con una crescita guidata da: croccante con crema di mascarpone, vaschetta di gelato da 750g, coni classici, vaschetta 6 gusti. Seguono l’hamburger con +75%, grazie a chicken burger, menù bistecca di manzo, burger di pollo e hamburger veggie, e la pizza con +43%, in cui spiccano calzone, menù baby, sorrentina bianca, farcita famigliare con 3 ingredienti, bufala crudo e panna, ma crescono anche funghi, salame piccante e con le verdure.
A Brescia sono i giovani tra i 25 e i 34 anni i maggiori utilizzatori di food delivery con il 40%, seguiti dalla fascia 35-44 anni (27%), 18-24 (15%) e 45-55 (10%). Gli uomini e le donne tendono a ordinare in ugual misura (50%-50%), mentre se si guarda alle professioni sono gli impiegati ad affidarsi di più al food delivery con il 45%, seguiti dagli studenti (17%), dai liberi professionisti (7%) e dagli imprenditori (5%). Dirigenti e liberi professionisti sono i più alto spendenti.
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