E’ una decisione che fa scuola quella presa dal Tribunale di Brescia e che riguarda una coppia di giovani madri residenti in un Comune dell’hinterland cittadino.
Secondo quanto riportato dal quotidiano Bresciaoggi, infatti, i giudici hanno riconosciuto a una coppia di donne – dal 2019 legate da Unione civile – la possibilità di attribuire il doppio cognome alla figlia, indicando la doppia maternità anche sull’atto di nascita della bimba nata lo scorso anno dopo un trattamento di inseminazione artificiale.
Dopo il parto, le due donne avevano chiesto al Comune, tramite avvocato, di essere registrate come genitori attribuendo doppio cognome alla figlia. Richiesta respinta e successivo ricorso, accolto dal tribunale. Ora la parola passa eventualmente al Ministero dell’Interno, che può decidere di impugnare l’atto.
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