Nuovo rinvio per il caso di Sana Cheema, la giovane di origine pakistana morta in patria in circostanze sospette nell’aprile del 2018. Un omicidio per cui la procura di Brescia ha accusato il padre e il fratello della vittima.
Nell’ultima udienza, i magistrati hanno dovuto prendere atto del fatto che i due uomini sono irreperibili e – dunque, in assenza di notifiche – hanno dovuto aggiornare l’udienza al 26 ottobre 2021, nella speranza che si riesca a rintracciare gli accusati. Di cui non si hanno notizie da diversi mesi.
Padre e fratello di Sana, va ricordato, erano già stati indagati e assolti per insufficienza di prove in Pakistan, dopo una intricata vicenda in cui i media avevano riferito di una iniziale confessione. Secondo la Procura i due uomini avrebbero portato in patria Sana con una scusa e lì l’avrebbero barbaramente uccisa. Il movente sarebbe da ricercare nel presunto rifiuto della giovane di sposare l’uomo scelto per lei dalla famiglia.
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