Oltre a saccheggiare le vetrine di Gucci, danneggiando la legittima protesta di chi è stato colpito dalla mannaia dell’ultimo DPCM, mi chiedo: questi delinquenti sono capaci di protestare per qualcosa che serva realmente al futuro di questo paese o la protesta si limita a sfasciare, fare danni in nome di una presunta libertà? Oppure queste squadracce di varia estrazione, ultrà, centri sociali al grido “libertà” sono pronti a difendere le libertà che in questo momento sono minacciate da stati teocratici esteri?
Sono pronte a protestare e a inginocchiarsi per i morti di Nizza e di un insegnante che voleva infondere spirito critico nei suoi alunni?
Quando parlo di libertà, mi riferisco alla libertà di stampa e di critica, messa in dubbio da un certo signor Erdogan, che ha dichiarato guerra all’Europa, alla nostra civiltà e non solo alla Francia di Macron che, in un discorso, ha difeso la libertà di stampa e per questo è attaccato da un islamista, correo e amico dei fratelli mussulmani, figli delle primavere arabe.
La stampa italiana è silente e connivente con Erdogan su questo grave problema, si è occupata per mesi, come una certa opposizione, di banchi a rotelle e di altre amenità di questo genere e non si preoccupa minimamente di quello che accade poco distante dall’Italia e che può influenzare la politica e la nostra vita dei prossimi anni.
La stampa seria guarda oltre, non rincorre notizie per fare i titoloni, cerca di capire cosa succede e segue anche la politica estera che è la base di tutto quello che accade e accadrà nel nostro paese. Su questi temi la nostra informazione è stata praticamente silente.
Concludendo la libertà di espressione va difesa a qualunque costo e mi chiedo dove sono quelli che oggi difendono la libertà di “ape” e non la libertà dei diritti.
“La libertà è una cosa fragile che non dista più di una generazione dall’estinzione. Non è nostra per eredità; si deve combattere per averla e deve essere costantemente difesa da ogni generazione, in quanto appare una sola volta ad un popolo.” RONALD REAGAN
FIRMATO: Roberto Toffoli
COMMENTO DEL DIRETTORE
Concordo sul fatto che ai fatti francesi, complice la giusta attenzione al Coronavirus e alle sue conseguenze, sia stato dedicato poco spazio rispetto alla gravità dei fatti. Ma Covid-19 e terrorismo non sono temi alternativi, è possibile dedicare il giusto spazio ad entrambi. Se poi vogliamo parlare di libertà di stampa seriamente e in maniera compiuta, in Francia come in Italia, dobbiamo aprire una riflessione anche sul fatto che uno dei pilastri di una stampa libera – e privata – è la sostenibilità economica delle imprese. Forse dovremmo occuparci e preoccuparci anche di quello. (a.t.)
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