Nuovo decreto del governo e nuovi divieti in tutta Italia, che si sommano a quelli precedenti di Roma, a quelli della Regione e – questa la novità – ai provvedimenti di chiusura totale di via e piazze che potranno adottare i sindaci. Non scatterà il coprifuoco generale di cui i media ha tanto favoleggiato. Ma le nuove restrizioni in vigore da oggi sono numerose.
I sindaci potranno decidere di chiudere vie e piazze dopo le ore 21 (in funzione anti-movida e anti-assembramento), limitandone l’accesso ai residenti e “agli esercizi commerciali legittimamente aperti”. L’Anci ha protestato parlando di scaricabarile sui Comuni. Ma va ricordato che i Comuni chiedono da tempo più poteri in merito.ù
Ristoranti, bar, gelaterie e pasticcerie possono aprire al pubblico dalle 5 alle 24 (nessun limite orario per i servizi di ospedali, aeroporti e autostrade), con consumazione ai tavoli (massimo sei persone) e somministrare alcolici al banco o da asporto fino alle 18. Ma resta dacapire se in questo caso sarà prevalente la decisione della Lombardia, che vieta la vendita da asporto di alcolici anche per i supermercati. Nessun vincolo per le consegne a domicilio, mentre le sagre di paese sono vietate.
Restano consentite le manifestazioni fieristiche di carattere nazionale e internazionale.
Per lo spettacolo non cambia nulla. Cinema e teatro possono ospitare – indipendentemente dalla capienza – al massimo 200 spettatori al chiuso (ovviamente distanziati) e mille all’aperto.
I convegni e i congressi sono vietati, se non quelle in videopresenza. Sono consentite solo le cerimonie pubbliche in presenza di rilievo nazionale. Anche i consigli comunali e le riunioni delle pubbliche amministrazioni dovranno tenersi a distanza, “salvo la sussistenza di motivate ragioni di interesse pubblico”.
Sono vietati tutti gli sport di contatto a livello amatoriale (come le partite di calcetto tra amici), ma anche le gare dilettantistiche a livello provinciale (dunque si fermano i campionati delle categorie minori). I professionisti e i dilettanti a livello regionale, per ora, continuano a giocare. E comunque tutti – società dilettantistiche provinciali incluse – possono allenarsi, anche in squadra. Resta consentita per tutti l’attività motoria e sportiva all’aperto, fermo restando che per la prima c’è l’obbligo di mascherina (salvo che ci si trovi in zone isolate, senza contatti con terzi).
Il governo ha deciso… di rimandare la decisione su palestre e piscine. In sostanza Conte ha annunciato che la decisione sull’eventuale chiusura verrà presa tra una settimana. Ma resta da capire cosa possa accadere in questo lasso di tempo. Si faranno controlli a tappeto sul rispetto della normativa vigente? Oppure è solo il tempo necessario per trovare un accordo politico nel governo sulla questione? Nel frattempo anche estisti, parrucchieri e centri massaggi restano aperti.
Le attività di sale giochi, sale scommesse e sale bingo sono consentite dalle ore 8.00 alle ore 21.00. La Lombardia – pochi giorni fa – aveva però deciso di fermarle del tutto. Resta da capire cosa accadrà ora.
Alle superiori sì alla didattica a distanza alternata (presenza e casa), con diversificazione degli orari di ingresso degli alunni. Le università dovranno adottare piani simili sulla base dell’andamento della pandemia.
Sono temporaneamente sospesi gli esami pratici delle scuole guida.
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