L’ha picchiata e poi violentata, prima di lasciarla senza vita – sfigurata – a terra. A ricostruire la dinamica è la Procura di Brescia nell’avviso di chiusura delle indagini notificato ad Andrea Pavarini, il giovane che lo scorso 25 gennaio ha ucciso la 38enne Francesca Fantoni di Bedizzole.
Secondo quanto si apprende, il 32enne avrebbe attirato la sua vittima in un luogo isolato. Ne avrebbe abusato e l’avrebbe colpita a più riprese anche con calci, pugni e un oggetto di plastica. Nella violenza l’assassino ha spaccato il setto nasale alla sua vittima, sfigurandole il volto, e l’ha strozzata con una violenza tale da romperle l’osso del collo. Poi – come se niente fosse accaduto – è tornato al bar dove l’aveva incontrata, con gli abiti ancora sporchi di sangue.
Ora tocca a Pavarini e ai suoi legali decidere la linea difensiva. Nel frattempo le due indagini psichiatriche a cui è stato sottoposto hanno evidenziato un profilo decisamente problematico (come emerso anche dai suoi precedenti), ma resta da capire se la sua capacità di intendere e volere fosse – nel momento dell’omicidio – “grandemente scemata” oppure se il giovane fosse nel “pieno possesso delle sue facoltà mentali”. Anche su questo si giocheranno ora le sorti della vicenda processuale.
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