di Massimo Reboldi* – Con i ballottaggi delle scorse ore si è chiusa la tornata di elezioni regionali e amministrative. Un appuntamento che si presentava pieno di insidie e con Salvini e Meloni grandi favoriti. A pochi giorni dal voto delle regionali infatti alcuni sondaggi pronosticavano anche un 6-0 per il Centrodestra. È poi finita 3-3, con il Pd primo partito oltre che un gran successo dei presidenti di Regione uscenti.
Al termine dei Ballottaggi, il Centrosinistra è uscito vittorioso in 9 capoluoghi di provincia (di cui 3 al primo turno), contro i 3 vinti dal Centrodestra (di cui 2 al primo turno). Dato rafforzato dall’ottima prova in Lombardia, dove i sindaci e le liste di Centrosinistra hanno avuto la meglio nei 4 ballottaggi. Tutto ciò con buona pace di chi – dentro e fuori il Pd – auspicava una battuta di arresto del PD stesso e del Centrosinistra in generale, per dar vita ad una resa dei conti.
Ad uscire vincente e in buona salute è il Centrosinistra e i partiti che ne fan parte, tra cui il Pd. In prima battuta per la capacità di presentare candidati autorevoli e apprezzati e in secondo luogo per la capacità di rimanere uniti offrendo ai cittadini una proposta credibile e riformatrice.
Questa ondata di fiducia non può non essere inoltre un segnale positivo anche per il governo GialloRosso (che ieri ha cancellato i vergognosi decreti Sicurezza) a proseguire con serietà -come fatto fin d’ora- la gestione dell’emergenza covid e la pianificazione dei fondi Europei per la ripartenza.
Questo risultato porta con se un messaggio: il Centrosinistra è una realtà imprescindibile, in Italia come a Brescia. Le esperienze del nostro territorio ne sono un esempio: dalla giunta Del Bono in Loggia, alla presidenza di Alghisi in Provincia passando per la maggioranza dei comuni bresciani che sono amministrati da giunte civiche e di ispirazioni di centrosinistra, Brescia ben conosce -e apprezza- la capacità politica e amministrativa degli uomini e donne che costruiscono questo campo.
E per questo motivo che va rafforzato, attraverso un percorso di condivisone di programmi e idee che sia permanente e non solo intrapreso in prossimità degli appuntamenti elettorali.
Il PD deve ne deve essere principale aggregatore, unendo forze sociali e politiche e non avere l’arroganza di fagocitare e inglobare gli altri attori del centrosinistra come nel recente passato. Solo così si costruisce una reale “vocazione maggioritaria”. Il resto è illusione di supremazia. È vocazione “solitaria”. A Brescia ci stiamo provando.
* Vicesegreterio provinciale Pd
🔴 CORONAVIRUS, LA MAPPA DEL CONTAGIO NEL BRESCIANO
🔴🔴🔴 QUI TUTTE LE NOTIZIE PUBBLICATE DA BSNEWS.IT SUL CORONAVIRUS
Tragedia sfiorata, nella giornata di ieri, a Polaveno. E' accaduto intorno alle 16 in via…
Parte oggi da Torino, da Venaria Reale, l'edizione numero 107 del Giro d'Italia, la principale…
Le forze dell'ordine hanno sgominato nelle scorse ore una banda di malviventi di origini albanesi…
LOspedale di Desenzano ha recentemente implementato l’offerta di approccio chirurgico introducendo l’ambulatorio di chirurgia laparoscopica…
ROMA (ITALPRESS) – “Io capitano” di Matteo Garrone vince il David di Donatello per il…
MIAMI (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Max Verstappen conquista la pole position nella sprint race del…