In questi giorni sono arrivate le assegnazioni delle borse ministeriali per le Scuole di Specializzazione Mediche. Il panorama nazionale ha visto un incremento complessivo dei contratti, che passano dagli 8.000 dello scorso anno agli attuali 13.400, con un incremento di circa il 60%. L’Università degli Studi di Brescia ha ricevuto 323 borse, cui si aggiungeranno quelle erogate dalla Regione Lombardia (10 lo scorso anno), rispetto alle 192 dell’anno precedente.
L’incremento riguarda in modo trasversale tutte le specialità di area medica, chirurgica e dei servizi clinici che sono presenti nella realtà bresciana, prediligendo quei settori che hanno dimostrato di assorbire le maggiori richieste di professionisti da parte del territorio, con particolare riguardo all’Anestesia e Rianimazione e alla Medicina d’Emergenza e Urgenza.
«In questo momento contraddistinto dalla ricerca di segnali positivi, – fa sapere in una nota l’Università degli Studi di Brescia – questa notizia ci consente di essere soddisfatti e di cogliere in essa una conferma del valore della nostra capacità formativa, non solo in termini numerici, ma anche e soprattutto nella qualità della formazione. Qualità che le nostre scuole hanno espresso nel periodo più critico della emergenza COVID, attraverso l’impegno profuso dagli specializzandi, al fianco dei colleghi strutturati, nelle diverse strutture sanitarie della rete formativa, sempre in campo a svolgere con grande professionalità e altruismo il proprio lavoro, subendo le stesse conseguenze di tutti coloro che hanno dovuto affrontare il virus, sia da professionisti che da cittadini».
Nel frattempo l’Università degli Studi di Brescia, tra gli altri passi che sta mettendo in campo per il ritorno in sicurezza in aula, si sta impegnando per garantire un adeguato svolgimento del concorso di ammissione, previsto per il 22 settembre. Quest’anno, infatti, in ragione dell’elevato numero di candidati e della necessità di garantire le norme di sicurezza anti-COVID, esso si svolgerà anche nella nostra città. Lo sforzo organizzativo è grande e, per poterlo portare a buon fine, si è chiesto e ottenuto la collaborazione di altre istituzioni locali, in primo luogo dell’Ufficio Scolastico Territoriale.
Fonte: comunicato stampa Università degli Studi di Brescia
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