Tre insospettabili italiani sono finiti nei guai con l’accusa di aver organizzato case chiuse nei Comuni di Ospitaletto, Erbusco e Lonato. Con un importante giro d’affari.
Le indagini – avviate a gennaio e riprese dopo la fine del lockdown – sono state coordinate dai carabinieri, che hanno messo i sigilli alle tre case di appuntamento, a partire da quella di Ospitaletto, collocata in uno spazio commerciale della zona industriale, e già meta di numerosi clienti.
Nei guai – sottolinea il Giornale di Brescia, che per primo ha dato la notizia – sono finiti tre italiani di 50 anni, senza precedenti: un bresciano, una bergamasca e una mantovana. Secondo l’accusa si occupavano di tutto (l’uomo del lato immobiliare, le donne dle marketing) e le ragazze a libro paga erano almeno tre: un’italiana, una nordafricana e una donna dell’Est.
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