Durante il periodo del lockdown le farmacie sono state un luogo fondamentale grazie alla telemedicina. A dirlo sono i dati raccolti da FederFarma nel periodo tra l’11 marzo e il 4 maggio.
In particolare, con l’elettrocardiogramma eseguito nelle farmacie e refertato a distanza dai cardiologi, sono stati prevenuti e diagnosticati numerosi eventi che si sarebbero potuti rivelare fatali. Sono state 199 le persone lombarde alle quali è stato diagnosticato un infarto o una fibrillazione atriale e che sono state mandate in ospedale per le cure del caso.
Non è un caso che le province di Brescia e Bergamo (le più colpite dal Covid), rispettivamente con 1151 e 507 elettrocardiogrammi effettuati, siano le prime in questa speciale classifica: le persone con problemi cardiovascolari hanno infatti trovato nella farmacia un luogo sicuro e non sono andate in ospedale per paura di essere contagiate.
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