La Provincia di Brescia ha comminato – tra autovelox e attività della Polizia provinciale – sanzioni per un totale di oltre 231 milioni (231.627.102 euro, per la precisione). Ma di questa cifra – alla data del 7 luglio 2020 – ha incassato solo il 10,1 per cento, cioè 23.396.074 euro. Insomma: mancano all’appello oltre 200 milioni di euro, che per un ente in perenne difficoltà finanziaria non sono certo poca cosa.
E’ questo il pesante dato che emerge dalla relazione del collegio dei revisori, che è stata oggi – durante il consiglio provinciale – oggetto di un acceso sconto tra maggioranza e opposizione. Il secondo punto all’ordine del giorno, infatti, prevedeva l’assestamento al Bilancio di previsione 2020/2022 con lo stato di attuazione dei programmi. E il gruppo Centro-destra in Provincia ha deciso di astenersi, manifestando perplessità proprio sulla gestione delle sanzioni.
A sollevare il caso è stato Matteo Micheli. “Mesi fa”, spiega l’assessore al Bilancio di Concesio (Lega), “avevo comunicato al presidente Samuele Alghisi che sulla variazione di bilancio post-Covid si sarebbe potuto registrare anche il nostro voto favorevole. Così non è stato, perché i dati sulle bassissime riscossioni delle multe – solo una su dieci – ci preoccupano molto. Nella loro relazione”, continua l’esponente della Lega, “I revisori evidenziano che ‘persiste una sofferenza per quanto concerne la dinamica delle riscossioni e che vanno poste in essere azioni più incisive al fine della riscossione atteso che tali poste incidono negativamente sul risultato di amministrazione’. E’ da un anno e mezzo”, conclude Micheli, “che il nostro gruppo insiste sul fatto che sia necessario fare di più per migliorare questi dati. Invitiamo nuovamente la Provincia a procedere con una gara d’appalto per affidare a ditte esterne il servizio di gestione del ciclo delle sanzioni amministrative e ad adottare tempestivamente ogni azione utile volta a migliorare la capacità di riscossione di tali entrate”.
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