Le sfumature del lago di Garda in mostra nella limonaia | 🎨 MOSTRAMI UNA MOSTRA/90
di Enrica Recalcati – Una mostra fotografica di grande suggestione. Allestita in un interno storico e paesaggistico unico nel suo genere. La limonaia del Pra dela Fam, accanto al porto di Tignale.
La vasta serra è ubicata in riva al lago a monte della Strada Gardesana, tra le rocce a picco sul lago contornata da cipressi secolari. Si tratta della coltivazione di limoni più settentrionale al mondo e anche una delle più antiche. La limonaia costituisce il primo esempio di struttura museale realizzata dalla Comunità Montana Parco Alto Garda Bresciano. Ottanta piante di agrumi, soprattutto limoni, ma anche mandarino, cedro, pompelmo e bergamotto, fanno da cornice alle bellissime fotografie di Pino Mongello. Sono luoghi dell’anima, come recita il volume arricchito con testi di Francesco Permunian.
«Non faccio il fotografo per professione e nemmeno per hobby. Attraverso la fotografia voglio conoscere meglio le cose che vedo. Forse voglio vedere qualcosa di più di quel che mi appare ad occhio nudo» spiega l’autore. Sono venti scatti estrapolati dal ricco archivio personale che racconta fotograficamente, oltre al Garda, anche il Polesine e la Puglia. Fotografie che introducono lo sguardo negli scrigni segreti della bellezza, non svelano il mistero di un fascino indiscusso, ma lo amplificano rendendolo eterno. Sono gli odori, i sapori, il vento e la carezza dell’acqua che ci pare di assaporare osservando. Il colore e il profumo che danno ebrezza, accendono i ricordi e il Garda, un unicum, contenitore di innumerevoli tasselli. Non solo paesaggio geografico, ma contesto geologico, storico poetico.
Culla letteraria per antonomasia, da Catullo a Virgilio, Lawrence, Goethe, Kafka, Mann, Byron e molti altri. Luogo di forte ispirazione e scintilla creativa. Luogo di contraddizione e contrasto. Frastuono del turismo e delle movide e immenso silenzio nelle albe dorate e nei monasteri. Un universo irripetibile. E poi la memoria di momenti passati, a volte sbiaditi nella mente, ma eloquenti nelle immagini seppiate, dove la donna emerge e si fa protagonista di scene di vita. Ritratti, scene di famiglia, lavandaie intente nel loro daffare, gesti del quotidiano immortalati per sempre. Lo svolazzare di panni, vestiti femminili stesi al sole, mossi dal vento, vivi testimoni di attesa. Attendono l’armonia del corpo di una donna capace di trasmettere con entusiasmo e passione l’immensa gioia per la vita.
LA SCHEDA
Il Garda, venti sfumature di lago e un flash “retro”: la donna e l’acqua tra panni da lavare ed entusiasmo da vivere.