di Ciro Corradini – Finalmente una vittoria! Ecco le mie pagelle dopo il 2-0, meritato, sul Verona.
JORONEN 7: è come il Castello di Brescia ai bei tempi. Inespugnabile. Qualche incertezza nella fase iniziale non inclina la solita prova di livello di un ragazzo che, come dicevano quelli che parlavano bene, ha un grande futuro davanti a sé. Poi uno che ha fatto fuori l’Atalanta in Coppa praticamente da solo, parte sempre con mezzo punto di vantaggio.
SABELLI 6,5: quando deve attaccare e spingere è bello quasi quanto la sua compagna (voto 8 senza riserva alcuna e i miei più sinceri complimenti). Quando deve difendere è bello quanto la moglie di Fantozzi. Nel complesso però è sempre tra i più positivi.
PAPETTI 7: un giorno da leone, ed uno da pecora. A San Siro contro l’Inter s’è perso come l’Andrea della canzone di De Andrè. Contro il Verona festeggia con un gol da raccontare ai nipotini il suo compleanno. Propongo di fargli il lavaggio del cervello e convincerlo che non era vero niente e che gli anni li compie mercoledì a Torino.
MATEJU 6: giuro che sono svenuto quando gli ho visto prendere palla di testa per metterla in corner spettinandosi per la prima volta in stagione i capelli!
MARTELLA 6: per restare in tema, fatemi sapere chi è il suo parrucchiere, giusto per evitarlo. Fa meglio del Semprini visto a San Siro, ma non ci voleva molto. Esce spompato più di Rocco Siffredi dopo una dura giornata di lavoro.
BJARNASON 6: io dico che è meglio avercelo a fianco che contro. Picchia come un fabbro e, quando lo rimbrottano, sembra che ogni cosa gli rimbalzi. Prezioso nell’economia di un centrocampo che fino ad oggi raramente ha brillato.
TONALI 6: che non sia quello di quattro mesi fa è evidente. Avrebbe bisogno di rifiatare e ritrovare con calma il passo e la forma dei tempi migliori, ma di tempo non ce n’è. Quindi fa di necessità virtù, stringe i denti stoicamente fino a quando chiede il cambio stremato.
DESSENA 6: non è che si veda molto, ma fa il lavoro sporco. Manca qualche inserimento in più senza palla, roba che dovrebbe far parte del suo DNA. Ma alla fine comunque non demerita.
SPALEK 6,5: Lopez rispolvera il piccoletto dal primo minuto. Che abbia velocità, anche quando viaggia in auto, è cosa nota, anzi secondo me va pure più forte di Vettel. Ma in campo, a differenza di quanto gli è accaduto tempo fa, contro il Verona non sbanda.
DONNARUMMA 6: il voto è media tra la prestazione, non esaltante e il gol. E poi in fondo al panettiere che cosa chiedete? Di fare il pane. E al goleador ? Di fare i gol. Il resto è aria fritta come le parole di Pasquale Tridico quando ci descrive le qualità dell’Inps.
TORREGROSSA 7,5: il migliore. Corre, picchia, scarta, tira, e poi ricomincia da capo. Non fa gol per questione di centimetri. Il rimpianto è legato al fatto di averlo avuto in pienezza fisica solo in queste ultime gare. Lui la serie A ha dimostrato di meritarsela anche senza esami a distanza o in videoconferenza.
SEMPRINI, ZMRHAL, VIVIANI 6: perchè s’è vinto e allora va bene così’….
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