Almeno 41 persone truffate. Convinte – con l’inganno e pressioni – ad acquistare un rilevatore di gas spacciato per obbligatorio al prezzo di 300 euro. Quando il vero valore di mercato era dieci volte inferiore.
E’ questo l’esito delle indagini dei carabinieri di Gambara dopo l’arresto, avvenuto lo scorso anno, di un 56enne che era stato beccato a truffare un’anziana nel comune della Bassa, con tanto di falso tesserino della regione. Trovare l’elenco dei suoi clienti – dei truffati – non è stato difficile: ai militari è bastato recuperare un blocchetto con le sue ricevute e contattare i destinatari, che risiedono in diversi Comuni bresciani (Carpenedolo, Orzinuovi, Pralboino, Gambara, Montichiari, Manerbio, Quinzano d’Oglio, Verolanuova e Vobarno).
I militari hanno anche sequestrato preventivamente un conto della società collegata all’indagato, su cui erano depositati 130mila euro.
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