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Incubatoi ittici di Desenzano e Clusane, 45 milioni di “nuovi nati” in arrivo

Prendono il via ufficiale le operazioni di reperimento delle uova da parte dei pescatori e degli agenti della polizia provinciale, coordinati dall’ Ufficio Pesca Regionale di UTR Brescia sui grandi laghi bresciani.

Si inizia con il Sebino per proseguire poi con il Garda, dove nei prossimi giorni milioni di  uova andranno a  riempire le campane di incubazione, che produrranno milioni di avannotti. Nei due importanti incubatoi regionali, ad occuparsi del controllo, schiusa delle uova e accrescimento degli avannotti, saranno i pescatori volontari di U.P.BS. Unione Pescatori Bresciani, coordinati dal referente scientifico e ittiologo Dottor Marco Mancini di Habitat 2.0.

Le date e i numeri – Per la stagione 2020 la campagna ittiogenica, prevede l’accrescimento e la liberazione nei due bacini, di oltre 45 milioni di larve di Coregone – Lavarello e altre migliaia di avannotti di altre specie: lucci, tinche, cavedani, trote e carpioni, che vedranno la produzione e la liberazione in natura effettuata in periodi diversi durante l’anno.

Le operazioni di recupero delle uova di coregone da parte dei pescatori di professione sono state fissate in date variabili che per il Sebino sono previste dal 18 dicembre al 30 dicembre, mentre per il Benaco dal 30 dicembre al 14 gennaio, il tutto coordinato in intesa con la Polizia Provinciale a secondo della raggiunta o cessata maturità dei riproduttori.

Tempo e temperature detteranno il via delle nuove nascite diversificate nei due laghi, più fredde nel Sebino e più tiepide nel Benaco, la speranza è quella di raggiungere quanto prima i numeri previsti di stoccaggio delle uova, per dare il via definitivo alle operazioni di incubazione, un grande aiuto ed incremento numerico per gli stock ittici che interessano questi due importanti bacini.

Siamo impegnati – ha dichiarato l’Assessore Fabio Rolfi – ad offrire per i nostri laghi, un sempre maggior impegno per promuovere un nuovo concetto di pesca sostenibile, rivolta all’ambiente, alla pesca ricreativa e di professione, non da meno attenta a valorizzare una proposta ristorativa che offra prodotti ittici locali e in tutto questo, le attività dei nostri incubatoi regionali svolgono un ruolo fondamentale“.

Non solo coregone – la campagna ittiogenica prevede non solo la produzione di coregone ma anche quella di luccio, stimabile per entrambe i bacini tra le 20.000 e le 50.000 larve. Per il Sebino da maggio inoltre è prevista anche la produzione di tinche e cavedani, circa 70.000 larve; mentre per il Garda sono previsti circa 20.000 esemplari di Carpione e 150.000 giovanili di Trota Lacustre.

Lago di Garda
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Redazione BsNews.it

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