Razzismo allo stadio, il Brescia: grave l’atteggiamento dei vertici del Verona
Alla luce di quanto accaduto allo Stadio Bentegodi di Verona, durante la partita Hellas Verona – Brescia, valida come 11a giornata di Serie A, il Brescia Calcio – con una nota pubblicata sul sito ufficiale poco prima dell’esonero di Eugenio Corini – “stigmatizza il comportamento di alcuni tifosi della squadra di casa che si sono resi protagonisti di un comportamento indegno e incivile, ai danni del giocatore Mario Balotelli“.
“Non meno gravi – continua il comunicato – sono apparse le dichiarazioni di alti rappresentanti manageriali della società Hellas Verona, a televisioni e organi di stampa, nel tentativo di negare o minimizzare la gravità dell’accaduto”.
“Quanto accaduto dalla zona interessata del campo di gioco – sottolinea ancora la società – non è stato infatti sentito solo dai giocatori del Brescia ma anche da quelli avversari e presumibilmente anche dal direttore di gara, tenuto conto delle immagini televisive che evidenziato come compagni di squadra, avversari e terna arbitrale abbiano ripetutamente cercato di convincere Balotelli a non lasciare il campo di gioco. A conferma di questo è giunta in questi minuti la notizia che anche gli ispettori federali presenti al Bentegodi hanno sentito i cori razzisti ai danni del nostro giocatore e pare siano intenzionati a chiedere un supplemento d’indagine alla Procura Federale, dopo che il giudice sportivo si sarà espresso sulla vicenda”.
“Il Brescia Calcio – conclude il comunicato della società di Massimo Cellino – esprime tutta la sua indignazione per il fatto che, ancora oggi, possano verificarsi episodi di questo genere e di tale gravità: oggi è accaduto a un nostro giocatore ma sarebbe potuto accadere a chiunque altro, di qualsiasi squadra e la condanna sarebbe stata egualmente ferma e decisa. Il calcio e’ di tutti e tutti meritano lo stesso rispetto!”.
E nel frattempo, da Verona, arrivano altri segnali preoccupanti su quanto accaduto.