È finito con una condanna a un anno e quattro mesi il processo di primo grado che vedeva imputato il consigliere delegato di un’azienza bresciana di legnami. Qui due lavoratori, a distanza di anni dalla fine dell’attività dell’azienza, fallita negli anni ’90), persero la vita per cause riconducibili all’esposizione all’amianto.
Secondo la testimonianza dell’imputato, lui sarebbe stato impiegato nel settore commerciale e non avrebbe avuto dunque contatto nè responsabilità nella produzione. Per i giudici, invece, l’azienda sarebbe responsabile di non aver adottato le idonee misure per tutelare la salute dei lavoratori.
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