Un’intera famiglia composta da padre, madre e figlio, insieme allo zio di quest’ultimo, è finita nei guai con l’accusa di bracconaggio.
La vicenda è avvenuta a Capovalle nella giornata di ieri, domenica 20 ottobre. Gli agenti della Polizia Provinciale, nonostante il maltempo e le condizioni di scarsa visibilità, erano in servizio sul monte Carzen quando hanno sorpreso un ragazzo che recuperava degli uccelli catturati con alcune trappole che erano state piazzate dal giovane e da suo zio (cacciatore).
Il ragazzo ha tentato, inultimente, di fuggire dalle forze dell’ordine che lo hanno fermato e hanno proseguito con le ricerche trovando oltre 100 metri di rete da uccellagione. Inoltre, nel congelatore dell’abitazione del giovane, sono stati trovati un centinaio di uccelli protetti (fringuelli, pettirossi, capinere, pispole e codirossi). Per il giovane e i suoi genitori è scattata la denuncia con l’accusa di furto aggravato ai danni dello Stato. Nei guai, ovviamente, anche lo zio che è stato accusato di detenzione di esemplari di avifauna abbattuti e catturati anche con mezzi proibiti.
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