Facebook continua a colpire, censurando a sua discrezione i contenuti politcamente “scorretti”. Stavolta – dopo i quadri con figure nude e le organizzazioni dell’estrema destra – a finire nello stretto setaccio dell’azienda americana, sono stati numerose pagine che si erano esposte “troppo” in favore del popolo curdo. Tra cui quella dell’emittente antagonista bresciana Radio Onda d’urto, a cui ieri sera è arrivata la notifica del blocco.
“Facebook – scrive oggi Umberto Gobbi sul suo profilo – censura la pagina di Radio onda d’urto per gli articoli di informazione e approfondimento sulla Rivoluzione confederale in Siria del Nord e l’attacco militare turco. Condividete il comunicato congiunto e questo avviso per denunciare questo atto di intimidazione contro la libertà di espressione”. Mentre l’account ufficiale della festa dice: “Facebook accoglie le minacce turche e di Erdogan. Nascosta (sospesa) la pagina fb di Radio Onda d’Urto per avere fatto controinformazione su quanto sta accadendo in Rojava (Siria del Nord e dell’Est)”.
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