È stato condannato a due anni e sei mesi di reclusione il 28enne di origini kosovare accusato di utilizzare il web per fare propaganda a sostegno dell’Isis e di aver anche pubblicato sui social alcuni messaggi scioccanti dopo attentati rivendicati dall’organizzazione terroristica.
Arrivato in provincia di Brescia nel 2000, il ragazzo era poi tornato nel suo Paese, dove era stato arrestato a seguito di un’indagine della Digos di Brescia in cui era stato coinvolto anche il fratello, che viveva a Chiari ed era stato espulso dall’Italia. Successivamente, mentre viveva a Bolzano, il kosovaro fu destinatario di un provvedimento di espulsione e di lui oggi non si hanno più notizie.
Il 28enne è stato condannato per apologia con finalità di terrorismo e partecipazione ad associazione che professa antisemitismo.
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