Rezzato, continua il lavoro del Comune contro la prostituzione

Nell'arco di poche centinaia di metri, tra via Garibaldi e via Mazzini, i vigili hanno fermato ben nove prostitute, di cui due transessuali, tutte di origine straniera

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Prostitute, foto generica

Nel Bresciano, come noto, il Comune con il più alto tasso di prostituzione è Desenzano del Garda, dove – secondo un articolo pubblicato da BsNews.it e ripreso da Dagospia – sarebbe attivita addirittura una prostituta ogni cento abitanti, maschi inclusi. Ma tra i Comuni che contendono alla città gardesana il triste primato ci sono certamente anche quelli dell’hinternand cittadino, tra cui Rezzato.

Quest’ultimo Comune, però – con l’arrivo del nuovo sindaco Giovanni Ventura – sembra aver dato il via a un deciso giro di vite. E’ di poche settimane fa, infatti, la notizia di due centri massaggi cinesi chiusi dai vigili di Rezzato perché ritenuti luoghi di sfruttamento della prostituzione. Mentre nelle scorse ore gli agenti della Polizia locale rezzatese hanno provveduto a controlli per censire il fenomeno su strada.

Nell’arco di poche centinaia di metri, tra via Garibaldi e via Mazzini, i vigili hanno fermato ben nove prostitute, di cui due transessuali, tutte di origine straniera e sei residenti nello stesso Comune. Per loro nessuna multa, perché la prostituzione in Italia non è reato, ma sanzioni sono comunque previste per i clienti e per chi le sfrutta ricavandone profitto.

Le donne, mediamente sotto i 35 anni, sono originarie soprattutto dell’Est Europa e del Sud America e in maggioranza hanno un regolare permesso di soggiorno. Ma tra le prostitute censite ci sarebbe anche un trans peruviano con richiesta di asilo politico per motivi sessuali (discriminato nel Paese d’origine). L’unica buona notizia, secondo quanto riferisce Bresciaoggi, è che nessuna avrebbe sfruttatori.

A questo quadro – comunque parziale – si aggiunge quello della prostituzione in casa. Secondo alcune stime a Rezzato opererebbero stabilmente almeno una decina di professioniste del sesso e tra queste ci sarebbero anche diverse italiane, con tariffe fra i 50 e i 150 euro.

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