Il gonfiore addominale si verifica quando il tratto gastrointestinale (GI) si riempie di aria. La maggior parte delle persone descrive il gonfiore come un senso di pienezza mentre altri rivelano che l’addome si presenta anche sensibilmente duro e con forti dolori.
L’aria nella pancia spesso è accompagnato da dolore, flatulenza (eccesso di gas), eruttazione frequente, ronzio addominale o gorgoglii. Il gonfiore addominale può interferire con la capacità di lavorare e partecipare ad attività sociali o ricreative. Secondo esperti di gastroenterologia di fama mondiale le persone che soffrono di gonfiore addominale convivono per alcuni giorni con questi sintomi e spesso assumono farmaci specifici.
Il gas è la causa più comune di gonfiore, soprattutto dopo aver mangiato. Il gas si accumula nel tratto digestivo quando il cibo non viene perfettamente digerito o quando si ingoia l’aria. Tutti inghiottono l’aria quando mangiano o bevono, ma alcune persone ne possono ingerire più di altri, soprattutto se mangiano o bevono troppo velocemente, se consumano molte gomme da masticare e se fumano. Eruttazioni e flatulenza sono due modi in cui l’aria ingerita lascia il corpo. Lo svuotamento ritardato dello stomaco (trasporto lento del gas) oltre all’accumulo di quest’ultimo può anche causare gonfiore e distensione addominale. Tuttavia ci sono
altre cause che comportano la presenza di aria nella pancia e includono la sindrome dell’intestino irritabile, malattie infiammatorie dello stesso come ad esempio la colite ulcerosa o il morbo di Crohne tanto altri disturbi gastrointestinali come bruciore di stomaco, intolleranza alimentare, aumento di peso flusso ormonale (specie per le donne), infezioni parassitarie intestinali e ancora anoressia nervosa, bulimia, stress ansia e tanto altro. Anche i farmaci seppur blandi possono provocare aria nella pancia come effetti collaterali. Tute queste condizioni appena elencate
causano dei fattori che poi contribuiscono a favorire l’eccesso di gas e relativo gonfiore. Per citarne alcuni indichiamo la crescita eccessiva o la carenza di batteri all’interno del tratto gastrointestinale, un’alterata motilità intestinale, ipersensibilità viscerale (sensazione di gonfiore nei cambiamenti corporei piccoli o anche normali), malassorbimento di cibo e carboidrati e stipsi.
Il gonfiore addominale infine può anche essere un sintomo di diverse condizioni gravi, tra cui: l’accumulo di liquido patologico nella cavità addominale (ascite) a causa di cancro (es.cancro ovarico), malattia epatica, insufficienza renale o cardiaca, celiachia, insufficienza pancreatica, perforazione del tratto gastrointestinale con fuga di gas, batteri del tratto GI normale e altri contenuti nella cavità addominale.
In molti casi, i sintomi del gonfiore addominale possono essere ridotti o addirittura prevenuti adottando alcuni semplici cambiamenti nello stile di vita, come ad esempio perdendo peso, specie se è oltre la norma. Inoltre per evitare che possa entrare dell’aria in eccesso attraverso la bocca , è conveniente limitare la masticazione di chewing gum, il consumo di bevande gassate e alimenti che causano gas come ad esempio cavoli, fagioli secchi e lenticchie. Inoltre è sempre meglio mangiare lentamente, evitare di bere con una cannuccia e rinunciare ai prodotti lattiero caseari se si è intolleranti al lattosio in essi contenuto.
I massaggi addominali possono anche aiutare a ridurre il gonfiore ; infatti, uno studio approfondito ha esaminato 80 persone con ascite e ha assegnato loro massaggi addominali di 15 minuti due volte al giorno per tre giorni. I risultati hanno dimostrato che i massaggi miglioravano la depressione, l’ansia, il benessere e i sintomi di gonfiore addominale percepiti. A margine va altresì aggiunto che seppur ci sono dei farmaci specifici per combattere l’aria nella pancia , molte persone potrebbero no tollerare gli eccipienti presenti nei vari antibiotici e antispastici, per cui conviene sempre orientarsi su sostanze naturali come ad esempio degli integratori che contengono componenti presenti nel carciofo ed evitando nel contempo carboidrati raffinati come pane bianco, torte, riso, patate, e sostituendoli magari con cibi meno elaborati tipo i cereali integrali, che stimolano la funzione intestinale e sono anche molto ricchi di fibre.
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