Pendolari, 13 ragioni per correre… | IO, TE E IL TRENO / 17
0
Viaggiatrice XX: “Ciao, mi chiamo XX e da 8 anni sono una pendolare, dipendente non per scelta e non perché da loro retribuita, dalle ferrovie italiane…”
Ogni mattina in Italia, come sorge il sole, una Pendolare si sveglia e sa che dovrà correre più del Treno o lo perderà. Ogni mattina in Italia, come sorge il sole, il Treno si sveglia e sa che dovrà correre più della Pendolare o arriverà in ritardo. Ogni mattina in Italia, come sorge il sole, non importa che tu sia Pendolare o Treno, l’importante è che cominci a correre.
Ogni mattina in Italia, come sorge il sole, la Pendolare si ricorda quali sono i 13 motivi che la spingono a correre.
- Parcheggio: la sfida. Checché se ne dica o soprattutto ne dicano gli altri, alle ore 07.45 quando le scuole sono aperte, è più rapido il bradipo saetta in zootropolis a digitare una targa che io a trovare un parcheggio. E vorrei sottolineare che un parcheggio gratuito a 15 minuti di distanza dalla stazione NON è da considerarsi un parcheggio per pendolari. Già dobbiamo gestire il tempo di percorrenza casa/stazione + viaggio in treno + stazione/lavoro, non mi sembra il caso di dover sommarne altro.
- Coincidenza: in realtà esiste. Ebbene sì. Se si potesse contare sui treni in orario magari si potrebbe valutare di prendere 2 treni invece che affrontare il nervoso del traffico della mattina, ma è più credibile che nevichi a luglio che si riesca a beccare la coincidenza Caravaggio-Treviglio con Treviglio-Brescia per 2 giorni di fila.
- Puntualità: ad oggi festeggio 1 anno e 4 mesi di biglietto scontato. Non penso di dover aggiungere altro.
- Attesa: in piedi. Il numero di panchine sui binari è inversamente proporzionale al numero delle persone che lo affollano.
- Pulizia: sei allergico alla polvere? sei ipocondriaco? NON toccare quella tenda. L’ultima volta che ha visto dell’acqua probabilmente è stato quando l’hanno prodotta.
- Temperatura interna vs temperatura esterna: l’eterna lotta. Un consiglio per l’estate? Scegli sempre la carrozza che vedi passare con i finestrini chiusi. È l’unica dove hai la speranza di non ritrovarti in un bagno turco.
- Ah giusto, il bagno: quello sconosciuto. Se volete affrontare un viaggio con un regionale ricordatevi sempre di andare in bagno prima di salirci, perché la speranza di trovarne uno a bordo relativamente accessibile è ai minimi storici. Per gli incontinenti si consigliano le Frecce o Italo.
- Comodità: mia o sua?
- Magari dormo: bla bla bla. Per i punti 7 e 8 mi raccomando ponderate bene la scelta del posto. Considerate gli spazi che avreste a disposizione e quali sarebbero i vostri compagni di avventura. Da EVITARE posti senza bracciolo perché poi il vostro braccio non sapreste dove metterlo e le persone al cellulare, potrebbero voler protrarre la conversazione fino a fine corsa.
- Educazione?: ha perso il treno. Un po’ qua e un po’ là avrete la possibilità di vedere elementi di razza umana con piedi muniti di adorabili scarpe spalmati sui sedili. Per questo SCONSIGLIO la visione del film Suicide squad. Accidentalmente l’ho visto. Ora desidero solo di assistere all’incontro tra la mazza da baseball di Harley Quinn e le loro rotule.
- L’uomo del “non devi prendertela con me” quando il treno è in ritardo. Caro controllore. Spiegami tu con chi dovrei prendermela. Sei l’unico rappresentante reperibile della tua azienda. Se compri qualcosa di difettoso in un negozio con chi ti lamenti? Con il commesso o con il Papa?
- Reclamo: la risposta personalizzata. A volte mi chiedo se ha senso sprecare il nostro tempo nei reclami. Intanto la risposta è sempre la stessa: lo sappiamo, stiamo migliorando. Dove, come e quando però non è dato saperlo.
- Caffè: l’unica certezza. Indipendentemente dal tuo orario di arrivo sai che lui ti aspetterà. Allora sì che tutto torna ad avere un senso.