Trasferta a Bordeaux per scoprire il tram: allo studio soluzioni per Brescia
Una visita lampo in Francia, a Bordeaux, per comprendere come funziona il servizio di tram cittadino, un progetto che interessa molto anche Brescia.
Si è conclusa oggi la trasferta di due giorni organizzata da Brescia Mobilità, alla quale hanno partecipato anche l’assessore alla Mobilità del Comune, Federico Manzoni, e il dirigente del settore Stefano Sbardella, accompagnati dal presidente del Consiglio comunale Roberto Cammarata e dai consiglieri Anna Braghini, Marco Pozzi e Paola Vilardi.
Durante la prima giornata la delegazione ha incontrato il vicepresidente di Bordeaux Métropole, Christophe Dupart e Jean-Marc Rouffet, direttore della rete di trasporto urbana presso la direzione Generale della Mobilità dell’area Metropolitana di Bordeaux. Il secondo giorno c’è stata la presentazione, a cura di Alstom, gruppo industriale francese che opera nel settore della costruzione di treni e infrastrutture ferroviarie, di quanto realizzato per la città di Bordeaux, con una visita alla rete tranviaria per testare sul campo le potenzialità e le caratteristiche di un mezzo ecologico e innovativo, che potrebbe completare anche l’offerta bresciana, rendendola sempre più all’avanguardia e adatta alle molteplici esigenze dei cittadini.
“Come è noto”, sottolinea l’assessore Manzoni, “nel Piano urbano della mobilità sostenibile, di cui il Comune si è dotato lo scorso anno, abbiamo previsto un forte potenziamento del trasporto pubblico, in particolar modo individuando tre nuove linee di forza in superficie, due delle quali con una possibile futura evoluzione a carattere tranviario”.
In attuazione del Pums, è stato quindi dato mandato a Brescia Mobilità di sviluppare un progetto per la costruzione e gestione di una doppia linea di tram urbani, “anche perché”, continua Manzoni, “nel frattempo, a livello nazionale, l’allora governo Gentiloni aveva stanziato un miliardo e ottocento milioni di euro per gli investimenti sul trasporto rapido di massa nelle aree urbane per le città con almeno 100 mila abitanti”.
Brescia Mobilità ha quindi sviluppato accordi di collaborazione con il Gruppo Ferrovie dello Stato, elaborando una proposta in project financing per la realizzazione di due linee tranviarie di circa 23 km, che offrirebbero una copertura più capillare in città, in sinergia con la metropolitana.
“Il senso di questo viaggio”, precisa l’assessore, “è stato andare a visitare una città in cui il tram non è più oggetto di dibattito e non è più un progetto sulla carta, ma è una realizzazione concreta da oltre 15anni”. Sono tre le linee a Bordeaux e la quarta è in avanzata fase di realizzazione, funzionano ottimamente, sono apprezzate dagli utenti e hanno contribuito a ridisegnare il tessuto urbano, nel quale è stato integrato il percorso, quasi sempre in sede propria e con alimentazione a terra nelle tratte centrali.
“È stata un’esperienza molto interessante, che offre anche per Brescia degli stimoli intensi. La pianificazione della mobilità”, conclude Manzoni, “deve essere sempre più a tutto tondo, con un’offerta integrata e attenzione alle nuove tecnologie. Anche la riqualificazione dello spazio pubblico è funzionale a favorire questa nuova forma di mobilità sostenibile e l’esempio di Bordeaux lo dimostra chiaramente. Due elementi, due sfide molto grandi, che evidentemente implicano ingenti risorse e uno sforzo progettuale ambizioso, in linea con la tradizione della nostra città”.