Cosa ti piacerebbe fare da grande? | IO, TE E IL TRENO / 14
Viaggiatore XY: “Ciao, mi chiamo XX e da 2 anni sono un pendolare, dipendente non per scelta e non perché da loro retribuito, dalle ferrovie italiane…”
A me mi piacerebbe fare il pizzaiolo perché quello dove andavo a mangiare io era della Calabria e mi sembrava la persona più felice del mondo. Con le mani era super bravo e quando spalmava il pomodoro col cucchiaio mi faceva tipo l’ipnosi e non riuscivo a non guardarlo che preparava le pizze. Una volta una maestra delle elementari mi ha detto che il pizzaiolo andava bene farlo ma uno studiato, che così era meglio. Però “pizzaiolo studiato” non è come “ingegnere aerospaziale”, nel senso che non è un lavoro riconosciuto e quindi non l’ho più fatto neanche io. Infatti ho studiato e il pizzaiolo non lo volevo più fare (anche se lo guardo ancora, non quello della Calabria che non c’è più ma gli altri sì) e volevo fare il giornalista che scrive sempre tante cose belle. C’è anche il giornalista che scrive le cose brutte, tipo la guerra, quelli che muoiono e quelli che muoiono in guerra, però le scrive bene che quasi diventano belle. Poi mi hanno spiegato che è difficile fare il giornalista, perché la regola è che devi conoscere uno che fa già il giornalista che ti dice di andare a fare anche te il giornalista, e così ti trasformi subito in giornalista con la camicia e la cravatta. Ma io non conosco nessuno che lo fa, anche se il papà di un mio amico fa quello che vende i giornali all’edicola, che si deve alzare presto la mattina e non scrive mai niente, quindi non l’ho fatto.
Adesso fanno tutti di lavoro quello di influenzare la gente, che tipo te metti su una camicia e la scritta #camiciadistasera in inglese e poi gli altri la comprano al negozio e a te ti danno i soldi quelli del negozio per dirti grazie. Se fai così anche con i pantaloni e il giubbotto tante volte guadagni tanti soldi. E’ una cosa che fanno di più le donne perché sono più belle, tipo c’è una bionda giovane dell’Italia che lei fa solo quello nella vita, non è che si alza per andare al lavoro, lei si fa le foto e a tutti piace e lei prende i soldi. Poi si annoiava a fare sempre così da sola e allora ha obbligato suo marito che canta rap a fare come lei e adesso sono in due, e c’è anche suo figlio piccolo, però lui è piccolo quindi niente. A me non mi viene bene di farmi le foto quindi non lo faccio anche se come lavoro è moderno e bello nuovo che prima non c’era.
Mio papà mi dice sempre di fare una cosa che ti piace e non una che non ti piace perché se fai un lavoro che non ami poi stai male. Allora io non farei mai quello che lavora sui treni a controllare i biglietti che sono sempre di fretta e la gente li tratta male perché il treno non parte o parte piano e allora è colpa loro che dicono io non c’entro niente. E poi mi sa che non li pagano tanto, quindi no. L’altro giorno c’era una che faceva le domande sul treno, ma non come Bonolis che devi sapere la risposta, lei ti chiedeva se il treno ti piaceva o no, se era comodo e pulito o no. Io ho detto di no a tutto perché è vero; alla fine delle domande mi ha detto ti faccio un’ultima domanda e mi ha chiesto che lavoro facevo. “L’insegnante”, ho risposto. Mi è parsa perplessa.