Sempre più agricoltori nel Bresciano: sono 10mila, al lavoro in 1.800 aziende
10.000 operai agricoli coinvolti, 1,3 milioni di giornate di lavoro e 1.800 aziende agricole che assumono manodopera a Brescia. A questi si aggiungono 400 dipendenti impiegati.
Sono i numeri dell’occupazione in agricoltura nella nostra provincia, che evidenziano un trend di crescita, rilevato in modo chiaro anche a livello nazionale dall’edizione 2019 dell’Osservatorio Eban sul lavoro agricolo, curato da Nomisma e riferito ai dati del 2017.
In tutta Italia l’Osservatorio ha censito 1.060.000 operai coinvolti, 110,7 milioni di giornate lavorate e 188.000 aziende agricole che assumono manodopera in Italia. A questi si aggiungono 37.000 dipendenti impiegati, quadri e dirigenti.
Nonostante un’incidenza del valore aggiunto agricolo sul totale economia del 2%, fanno riferimento all’agricoltura ben il 13% del totale degli operai italiani e il 6% del totale delle giornate lavorate dalla manodopera in Italia.
Dopo un lungo periodo a crescita zero, nel corso 2012-2017 il settore agricolo ha registrato un incremento del 4% degli operai e del 6% delle giornate lavorate.
A Brescia nel 2017 l’incremento è stato dell’1% rispetto all’anno precedente ed il trend di crescita è proseguito anche lo scorso anno.
Pur a fronte di una crescita dell’impiego di manodopera e un incremento del numero medio di giornate lavorate sia per operai a tempo determinato sia per operai a tempo indeterminato, un dato che emerge con evidenza è l’indebolimento della componente a tempo indeterminato a favore di quella stagionale. Nel corso del 2012-2017 il numero di operai a tempo indeterminato è calato dell’8%, mentre quello degli operai a tempo determinato è cresciuto del 6%.
Nella nostra provincia se consideriamo il numero degli operai, quelli a tempo indeterminato sono il 32% del totale, mentre quelli a tempo determinato rappresentano il 68%. Per quanto riguarda il numero di giornate lavorate invece sono per il 62% effettuate da operai agricoli a tempo indeterminato e per il 38% effettuate da operai agricoli a tempo indeterminato.
“Confagricoltura Brescia – commenta il direttore Gabriele Trebeschi – rappresenta oltre il 50% dei datori di lavoro, ossia delle aziende che applicano il contratto collettivo degli operai agricoli, come confermato anche dai dati dell’Osservatorio (51% delle aziende con delega). Siamo sempre a fianco delle imprese per fornire tutti i servizi necessari sul fronte dell’assunzione di manodopera e della consulenza”.
Confagricoltura Brescia dimostra la propria attenzione ai temi del lavoro anche attraverso un momento di approfondimento dedicato al fenomeno dell’esternalizzazione dei processi produttivi in agricoltura organizzato nella sede di via Creta alle ore 9.30 di mercoledì 17 aprile.
Nel settore agricolo, infatti, si stanno affermando forme di esternalizzazione del lavoro diverse dal tradizionale contoterzismo che riguardano soprattutto fasi del processo produttivo poco meccanizzate, in cui l’elemento umano e materiale prevale, come ad esempio la raccolta.
A questo proposito, come evidenzia Serafino Bertuletti dell’Area sindacale e gestione dipendenti di Confagricoltura Brescia, che interverrà al convegno di mercoledì 17, “la nostra organizzazione è attenta a tutte le novità e modifiche legislative in materia di diritto del lavoro. I nostri soci – continua Bertuletti – devono essere nella condizione di conoscere obblighi e diritti verso terzi nei rapporti di lavoro. Confagricoltura contrasta da sempre qualsiasi forma di illegalità, anche con l’impegno quotidiano nei tavoli di confronto con le istituzioni e con la promozione di incontri di aggiornamento in materia di lavoro”.
Insieme a Bertuletti, dopo i saluti del direttore Gabriele Trebeschi, interverranno Maria Raffaella Caprioglio (presidente di Umana, agenzia per il lavoro) e Flavio Pimpinella (dell’ufficio legale e contrattualistica di Umana). Concluderà l’incontro il presidente di Confagricoltura Brescia, Giovanni Garbelli.