Brescia, bruciano Salvini al posto della “vecchia”: è polemica

L'assessore regionale Rolfi attacca: "Se qualcuno avesse bruciato il fantoccio della Kyenge, il Pd avrebbe invocato i caschi blu dell’Onu"

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E’ polemica per il tradizionale rogo della vecchia, rito che – come ogni anno – si è consumato anche nel quartiere Carmine di Brescia. Il gruppo de Noalter, promotore dell’iniziativa, ha deciso infatti di festeggiare la mezza Quaresima dando alle fiamme non un fantoccio con volto di anziana, ma un’effigie del vicepremier leghista Matteo Salvini.

Un’iniziativa che fa discutere, anche se in linea con lam filosofia degli organizzatori, che nel 2018 avevano bruciato l’immagine di Donald Trump.

Tra le reazioni più dure si segnala quella dell’assessore regionale leghista Fabio Rolfi. “Poveretti soprattutto quei bambini che pensavano di assistere una festa – scrive l’esponente del Carroccio in un post su Facebook –  ed invece si sono sorbiti l’ennesina pagliacciata dei soliti pantaloni della sinistra bresciana. Quattro sfigati che per far parlare di se ormai non possono che dedicarsi a queste scemenze…”. E ancora: “Se qualcuno avesse bruciato il fantoccio della Kyenge, il Pd avrebbe invocato i caschi blu dell’Onu. Non ci fate paura! Anche a Brescia servono più ordine, più sicurezza e meno immigrati. #iostoconSalvini”

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