La colpa è esclusivamente dei passeggeri violenti che hanno aggredito gli autisti, non dell’azienda che – stando a quanto sostenevano le organizzazioni sindacali – non li avrebbe tutelati a sufficienza. E’ questa la sentenza del tribunale di Brescia, nel procedimento a carico di tre manager di Sia rinviati a giudizio con l’accusa di concorso omissivo per quattro aggressioni avvenute tra il 2014 e il 2016. I tre sono stati assolti perché il fatto non costituisce reato. In particolare i giudici hanno confermato che non è possibile blindare gli autisti, perché la norma comunitaria impone paratie e porte apribili dall’esterno
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