Era stato arrestato dalla Polizia locale di Brescia il gallerista residente in provincia di Cremona accusato di violenza sessuale e rapina ai danni di una prostituta e per il quale ora il pubblico ministero ha chiesto cinque anni e quattro mesi di reclusione.
I fatti risalgono al luglio del 2018 quando l’uomo – di origine iraniana – avrebbe avuto un incontro con una prostituta a Brescia. Dopo averla fatta salire sulla propria auto il gallerista avrebbe costretto la donna ad avere un rapporto sessuale, poi le avrebbe sottratto il cellulare per evitare che chiedesse aiuto. Una decina di giorni dopo, però, la donna aveva sporto denuncia e così, su ordinanza della procura di Brescia, per il gallerista erano scattate le manette.
Al momento i giudici hanno concesso all’uomo – già noto anche per bancarotta fraudolenta e per esser stato trovato in possesso di due preziose tele, una di Rubens (del valore di 25 milioni di euro) e un’altra di Guido Reni – l’obbligo di dimora.
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