Martedì sarà il primo giorno dellla verità nell’inchiesta sull’omicidio di Stefania Crotti, la donna di Gorlago (nella Bergamasca) rapita e bruciata viva nelle campagne di Erbusco, in Franciacorta.
Come noto, l’unica persona accusata del delitto – la rivale in amore Chiara Alessandri – si trova ora nel carcere di Verziano e ha confessato di aver attirato a sè la vittima con l’inganno per un “chiarimento”, spiegando che questa avrebbe perso i sensi al culmine di una colluttazione. La Alessandri, inoltre, nega di aver dato fuoco al corpo, una versione che al momento non sembra convincere gli investigatori.
In attesa di una ulteriore svolta nelle indagini, però, il 12 febbraio il Tribunale del riesame di Brescia sarà chiamato a esprimersi sulla richiesta dell’avvocato della presunta omicida. L’avvocato Gianfranco Ceci, infatti, ha chiesto che il processso venga spostato a Bergamo e che alla Alessandri vengano concessi gli arresti domiciliari.
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