Meglio la clinica odontoiatrica che ha aperto da poco e promette prezzi vantaggiosi o il caro (a volte carissimo) e vecchio dentista di fiducia a cui la famiglia si affida da sempre? Non esiste una risposta giusta a prescindere per questa domanda, che – nel corso degli ultimi anni – si sono posti migliaia di italiani.
In entrambi i casi parliamo, infatti, di realtà medicali che operano (salvo i truffatori, che esistono ovviamente in tutte le categorie) nel pieno rispetto degli standard qualitativi e igienici fissati dalla legge italiana. Ma è altrettanto vero che si tratta di “aziende” piuttosto diverse tra loro.
Da una parte ci sono i tradizionali studi dentistici, “governati” da uno (massimo due) odontoiatri, che si avvalgono di alcuni collaboratori (segretarie, igienisti, assistenti alla poltrona) per curare un numero relativamente limitato di pazienti. Dall’altra, invece, ci sono le grandi cliniche dentali, che spesso fanno parte di importanti catene internazionali, che vedono la presenza di più dentisti e sono caratterizzate un turnover elevato per quanto riguarda il personale.
Quali scegliere dunque? Ovviamente la risposta dipende da molti fattori, a partire dal livello di soddisfazione per il proprio attuale dentista, dalla complessità e dal costo dell’intervento che si richiede, dalle proprie disponibilità economiche e via dicendo. Vediamo brevemente i vantaggi e gli svantaggi di entrambe le opzioni, cercando di essere obiettivi e di non schierarci aprioristicamente per nessuna delle due opzioni.
I vantaggi e gli svantaggi dell’affidarsi a un dentista “tradizionale” sono quasi scontati. Il più ovvio – per chi da sempre è paziente dello stesso specialista – è il rapporto di fiducia che si è costruito nel tempo: se abbiamo scelto quel dentista, infatti, è evidentemente perché ci fidiamo di lui (o di lei) e nel corso degli anni non ci ha mai deluso. Inoltre il fatto di avere un numero più ridotto di pazienti e di essere ben inserito nel contesto territoriale in cui opera è spesso garanzia di maggiore qualità. Buoni motivo per restare? Certo. Ma controbilanciati da altri elementi. Da una parte ci sono i limiti legati alla capacità di aggiornamento di un singolo professionista rispetto alle nuove tecnologie. Dall’altra c’è il prezzo, che molto spesso è superiore a quello della concorrenza.
Il vantaggio principale della clinica dentale (che, non a caso, è sovente abbinata all’espressione “low cost”) è la possibilità di fare economie di scala con la conseguenza di prezzi più bassi perai pazienti (anche se il pagamento degli interventi più complessi avviene spesso con l’apertura anticipata di un finanziamento…). L’altro elemento importante è che, per le stesse ragioni, molte cliniche sono in grado di offrire orari più flessibili rispetto alla concorrenza, garantendo orario continuato e apertura nei prefestivi. Il rovescio del bilancia, sostengono i detrattori, è legato – oltre che alle aggressive politiche commerciali di molte realtà – al fatto che spesso vi operano dentisti con più ridotta esperienza e con elevato tasso di ricambio del personale. Elementi che in alcuni casi potrebbero avere ripercussioni sulla qualità.
ROMA (ITALPRESS) – “E’ un peccato che non possano esserci tutti i leader a confronto,…
ROMA (ITALPRESS) – “Io sono sempre disponibile al confronto politico, perchè sono convinto del lavoro…
ROMA (ITALPRESS) – “I principi di eguaglianza e non discriminazione, sanciti dalla nostra Costituzione, sono…
>>> Clicca qui e ricevi direttamente sul cellulare le news più importanti di Brescia e…
Un uomo è stato arrestato per possesso di droga ai fini di spaccio. E decisivo,…
Un uomo, temendo ripercussioni, ha perso ben 117mila euro. Ma ci sarebbero anche bresciani tra…