🔴 Omicidio di Erbusco, Chiara Alessandri: l’ho uccisa, ma solo per difendermi
L’ho uccisa, ma solo per difendermi. Così avrebbe detto agli investigatori Chiara Alessandri, la donna di Gorlago (Bergamo) rea confessa dell’omicidio di Stefania Crotti, la 42enne dello stesso Comune il cui corpo è stato trovato bruciato nelle campagne di Erbusco. Ma su di lei ci sarebbero indizi pesanti che non escludono la premeditazione.
LA DINAMICA DEL RAPIMENTO
Secondo la ricostruzione dei carabinieri, giovedì pomeriggio la vittima sarebbe stato contattata fuori dal lavoro (a Cenate Sotto) da un amico 52enne della Crotti, che le avrebbe consegnato una rosa e un biglietto con scritto “Ti amo” dicendole che era pronta una sorpresa per lei. La donna, quindi, sarebbe salita sul suo furgone – bendata – convinta di raggiungere un luogo dove la attendeva una sorpresa romantica. Il 52enne – pare completamente ignaro di quanto sarebbe accaduto – ha poi accompagnato Stefania fino alla casa della Alessandri. Dove si è consumata la tragedia. Sarebbe stato lo stesso uomo, una volta saputo della scomparsa di Stefania Crotti, ad avvisare i carabinieri, informandoli di quanto accaduto.
IL MOVENTE DELL’OMICIDIO
Il movente dell’omicidio sarebbe ormai chiaro. Chiara Alessandri, un anno prima, aveva avuto una relazione col marito di Stefania, Stefano Del Bello. I due avrebbero anche convissuto per due mesi, poi lui aveva deciso di tornare definitivamente dalla moglie. Una scelta che la rivale non aveva mai accettato. Da qui il diabolico piano per “chiarirsi” con Stefania. O per ucciderla con premeditazione, secondo quanto ipotizzano gli investigatori che avrebbero contestato alla donna anche un passaggio a Erbusco il giorno precedente all’omicidio (rilevato dal Telepass). La Alessandri, dal canto suo, avrebbe spiegato che si trovava lì semplicemente perché era solita frequentare i centri commericiali della zona.
L’OMICIDIO E LA VERSIONE DI CHIARA ALESSANDRI
L’omicidio di Stefania Crotti si è consumato nel garage casa della Alessandri, proprio nel giorno in cui i giudici avevano deciso di affidarle i figli avuti dall’ex. Quest’ultima avrebbe affermato di volere soltanto un chiarimento. Ma i fatti dicono che Stefania Crotti è stata uccisa a colpi di un oggetto pesante, forse il martello che è stato trovato sotto il cadavere. La Crotti avrebbe affermato di averla uccisa solo per difendersi, senza premeditazione, e avrebbe negato di aver dato fuoco al corpo dopo averlo gettato tra le vigne di Erbusco (ma una tanica di benzina piena a metà ritrovata in un’altra auto usata dalla donna potrebbe dimostrare il contrario). La donna – unica indagata per l’omicidio – si trova in stato di fermo nel carcere di Verziano in attesa degli accertamenti sul corpo e dellla formalizzazione delle accuse. Nel frattempo sono in corso verifiche per individuare eventuali complici.