Carabinieri armati e con giubbotto antiproiettile stanno presidiando in queste ore l’abitazione in cui Abdeleouahed Haida viveva fino a qualche mese fa con la ex compagna. Il timore, infatti, è che il 37enne – dopo aver rapito un collega di lavoro della donna, probabilmente sospettando che i due avessero una relazione – si presenti in loco per “completare l’opera”.
L’uomo è pericoloso e probabilmente armato con una pistola, anche se non è noto se l’arma utilizzata fosse vera o una riproduzione.
Il marocchino 36enne, lo ricordiamo, è ricercato dalla nottata di martedì, quando ha portato via con la minaccia delle armi l’operaio Mirko Giacomini. Il rapitore si è fatto portare fino al parcheggio del santuario della Madonna di Prandaglio, per poi addentrarsi nei boschi della zona, che ben conosce. Diverse squadre di militari – secondo il protocollo di massimo livello attivato dalla prefettura – sono al lavoro da ore per trovarlo.
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