Mentre in Lombardia e in tutta Italia diminuiscono i passeggeri del Trasporto pubblico locale, a Brescia si registra un aumento del 63 per cento.
I numeri, derivanti da un’elaborazione del Centro Ricerche Continental Autocarro su dati Istat, parlano chiaro: dal 2012 al 2016 i passeggeri del TPL in Lombardia sono diminuiti del 16,1%, mentre in Italia sono diminuiti del 4%.
Nel periodo in esame, è emerso che nei comuni capoluoghi di provincia in Lombardia i passeggeri del TPL sono passati da 800,52 a 671,51 milioni.
Sempre nello stesso periodo di tempo a livello nazionale è stato registrato un calo dei passeggeri del TPL nei comuni capoluogo di provincia, che sono passati da 3.513,47 milioni nel 2012 a 3.373,65 milioni nel 2016 (-4%).
In Lombardia tra i comuni capoluogo di provincia spicca Brescia, che ha fatto registrare un aumento del 63,5% dei passeggeri del TPL dal 2012 al 2016.
Seguono Mantova (+16,8%), Monza (+12,5%), Bergamo (+10,3%) e Cremona (+5,3).
Invariata la situazione di Sondrio, mentre tra i comuni capoluogo di provincia che hanno fatto registrare dati in calo ci sono Varese (-1,2%), Lecco (-17%), Milano (-20,5%), Lodi (-22,8%), Como (-26,9%) e Pavia (-36,5%).
Per calcolare i passeggeri del TPL sono stati presi in considerazione i seguenti mezzi di trasporto: autobus, tram, filobus, metropolitana, trasporti per vie d’acqua, funicolare, funivia e altri sistemi ettometrici.