L’heavy metal piace: la riapertura del Museo delle Armi è un successo
L’Heavy Metal piace. Il convegno internazionale che per tre giorni, dal 15 al 17 novembre si è tenuto presso l’Auditorium di Santa Giulia, in occasione della riapertura al pubblico del Museo delle Armi “Luigi Marzoli” e dell’apertura gratuita dei nuovi spazi, rinnovati con un nuovo percorso espositivo, sono stati un grande successo di pubblico.
Sono stati ben 1.328 i visitatori che hanno risalito le pendici del colle Cidneo per godere del nuovo percorso di visita – curato da Luigi Di Corato, direttore, e Marco Merlo, conservatore della Fondazione Brescia Musei – di cui quasi 500 nella sola serata inaugurale.
Anche il convegno dal titolo “Il museo Marzoli e le armi lombarde” – che tre giorni di intensi studi ha portato a Brescia 22 i relatori di fama internazionale intervenuti in rappresentanza delle principali istituzioni che si confrontano con la materia, dalla Wallace Collection di Londra al Chateau de Morges, dal Medici Archive Project di Firenze al Castello di Konopiste di Praga – è stato un successo superiore alle aspettative: hanno partecipato ai lavori nell’auditorium di Santa Giulia non solo un centinaio di appassionati, m anche migliaia di persone collegate da tuto il mondo.
Tre giorni di live streaming hanno animato la pagina Facebook della Fondazione e hanno dato una visibilità straordinaria all’evento coinvolto a vario titolo 26,5 mila utenti nei tre giorni di incontri. Inoltre, sono state 9,4 mila le interazioni generate per un aumento dell’85% dei follower della pagina di Brescia Musei. A cascata il successo è rimbalzato anche sugli altri social della Fondazione: la pagina Instagram ha registrato un +107%, quella twitter un +146% mentre le visite alla pagina della Fondazione www.bresciamusei.com sono schizzate a un 411%.
Le maggiori novità emerse a livello scientifico hanno riguardato un nuovo metodo di approccio basato su un approccio interdisciplinare, nell’interazione tra ingegneri, geologi, metallografi, storici, archeologi e storici dell’arte, così come l’aver rivisto, alla prova dei documenti d’archivio, alcune attribuzioni sulla paternità di alcuni manufatti. E’ stato inoltre possibile tracciare la vastità della produzione e del commercio armiero bresciano nei secoli così come una prima geolocalizzazione dei centri di estrazione del metallo, di lavorazione e produzione in città e nel territorio.
Un successo raggiunto sicuramente anche grazie al diretto coinvolgimento di una task force di giovani under 30 che hanno messo le loro competenze in gioco. Come è il caso delle insolite interviste Millennials vs Senior, fruibili sul canale youtube della Fondazione, in cui ciascuno di loro ha intervistato uno dei relatori del convegno.
Un’occasione straordinaria, divertente e godibile, per entrare in contatto con tematiche che non trovavano spazio in Italia dagli anni Ottanta del Novecento.
Sempre sul canale youtube della Fondazione Brescia Musei sarà a breve possibile godere dell’intero convegno senza interruzioni.