Freccia Rossa, si attende il piano di rilancio: preoccupazione per 400 lavoratori
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Almeno per il momento non c’è aria di chiusura. Ma c’è preoccupazione tra gli oltre 400 lavoratori del centro per il futuro del Freccia Rossa. Da anni, infatti, la struttura commerciale sorta nel 2008 a ridosso di piazza Repubblica sta collezionando bilanci con pesanti perdite con debiti che hanno raggiunto quota 80 milioni. E negli scorsi giorni – come noto – i fondi che detengono la maggioranza hanno deciso di presentare domanda di concordato in bianco, per bloccare i creditori in attesa della definizione di un nuovo piano di rilancio.
Dei 110 negozi presenti nel centro sono ameno una trentina quelli chiusi e nel 2019 potrebbero aggiungersene altri (tra cui Zara e H&M). Una crisi acuita dall’apertura di Elnoòs, che ora potrebbe ricevere un altro duro colpo dall’inaugurazione del Nuovo Flaminia. C’è grande attesa, dunque, per il nuovo piano della proprietà (50% colosso portoghese Sonae Sierra, 40 per cento Baigre Sarl, 10% Compredil, società bresciana in liquidazione) e per la risposta delle banche coinvolte, che dovrebbe arrivare entro pochi mesi.
Nel frattempo il vertice tra Palazzo Loggia, proprietà e i sindacati è stato rinviato.