Sotto accusa ci sono duecento orologi, acquistati nella gioielleria Fasoli, e che recano il marchio di Brescia Infrastrutture, la società controllata dal comune di Brescia che li avrebbe ordinati.
Una spesa di rappresentanza secondo quanto scritto negli atti ufficiali, ma un acquisto da chiarire per il gruppo consiliare dell’opposizione in Loggia.
Paola Vilardi, Mattia Margaroli e Paolo Fontana chiedono di vederci chiaro, anche perchè gli orologi sarebbero stati acquistati nel periodo antecedente alle elezioni amministrative vinte poi dalla coalizione guidata da Del Bono.
L’acquisizione dei duecento orologi – per un costo complessivo di 10 mila euro – sarà quindi discussa in occasione del prossimo consiglio del 12 novembre.
Se dal comune fanno sapere che la spesa rientrerebbe nei limiti del codice etico aziendale, i consiglieri di Forza Italia si chiedono se non fosse più utile destinare i 10 mila euro ad altri scopi e se sindaco o membri della Giunta comunale fossero a conoscenza dei duecento orologi ordinati alla nota gioielleria da Brescia Infrastrutture e a chi fossero indirizzati.
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