Ci vorrà ancora un mese perché i carabinieri dei Ris di Parma diano il loro responso sugli oggetti raccolti durante le indagini e perché i medici si esprimano “definitivamente” sul corpo di Manuela Bailo, la 35enne di Nave uccisa dall’amante e collega Fabrizio Pasini in circostanze ancora tutte da chiarire.
Sotto la lente dei militari sono finiti tutti i reperti raccolti nell’abitazione di Pasini e nella villetta della madre, teatro dell’omicidio. Ma non solo. Saranno analizzati anche gli oggetti ritrovati nelle auto e nelle disponibilità dirette del 47enne di Ospitaletto, alla ricerca di elementi (tracce organiche, soprattutto) utili alla ricostruzione di quanto accaduto. Nel frattempo si attendono anche gli esiti dell’esame autoptico sul corpo della vittima, da cui potrebbe arrivare una svolta importante per capire se si è trattato di omicidio volontario o preterintenzionale.
Uno dei nodi da chiarire, infatti, è se il taglio alla gola riscontrato sul corpo di Manuela sia precedente o successivo all’occultamento del cadavere.
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