I lavori per la realizzazione del metanodotto della Bassa Bresciana dovrebbero terminare entro l’estate del 2020.
L’accordo tra Snam e i proprietari dei terreni che il gasdotto attraverserà è infatti stato raggiunto, il protocollo d’intesa per l’esproprio delle aree agricole interessate dal passaggio del metanodotto firmato.
Sono 180 le proprietà coinvolte nell’accordo, con cui Snam ha anche previsto incentivi al fine di accelerare le operazioni di espropriazione delle aree e ha riconosciuto indennità supplementari rispetto a quelle previste dalla legge per la costituzione forzosa della servitù di gasdotto.
Non solo, l’intesa prevederà inoltre tempi di pagamento immediati nel momento della presa di possesso dei terreni utili ai lavori.
I proprietari delle terre espropriate potranno comunque accedervi per irrigare o per eseguire lavori di movimentazione terra necessari per le attività agricole.
Si tratta di poco più di 13 chilometri tra Chiari e Travagliato. I lavori per la seconda e ultima tratta del metanodotto dovrebbero essere avviati a gennaio 2019, mentre la prima parte dell’opera, che va da Mornico al Serio a Chiari, per 11 chilometri, è già operativa.
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