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Assalto a Forza Nuova, la versione del Magazzino 47: noi disarmati, loro no

Con una nota arrivata pochi minuti fa in redazione, il Magazzino47 fornisce ai media la sua versione dei fatti sulla serata di martedì, in cui militanti dell’estrema destra e dell’estrema sinistra si sono scontrati fisicamente in via Milano.

Secondo quanto “denunciato” da Forza Nuova, infatti, i militanti del movimento di estrema destra sarebbero stati aggrediti con bastoni e sassi mentre stavano facendo una riunione nella loro sede.

Diversa la versione degli antagonisti di sinistra, per cui alcuni militanti del centro sociale – ricevuta la segnalazione di un assembramento “sospetto” fuori dalla sede forzanuovista – si sarebbero recati in loco per “verificare la situazione”: a questo sarebbe seguita una colluttazione fisica e a quel punto i militanti di destra avrebbero risposto con lanci di bottiglie e bastoni.

Sul caso indaga la Digos di Brescia.

IL COMUNICATO DEL MAGAZZINO 47

Raccogliendo i racconti di alcuni residenti/negozianti della zona e testimoni oculari, Radio onda d’urto ha ricostruito i fatti accaduti venerdì sera davanti alla sede di Forza nuova in via Milano, svoltisi in modo molto diverso da quanto riferito dai rappresentanti dell’organizzazione neofascista.

Nella serata di venerdì 7 settembre, verso le ore 22, alcuni residenti di Via Milano avvertivano gli antifascisti che si stava formando un folto gruppo di militanti di Forza nuova (ne sono stati contati almeno 13) davanti alla loro sede; tutti indossavano la stessa maglietta nera con la scritta “Trincea urbana”. Ritenendo che si stessero preparando per una delle loro cosiddette “passeggiate per la sicurezza”, quindi una ronda razzista in un quartiere che vede una forte presenza di abitanti di origine migrante, una dozzina di giovani antifascisti e antifasciste si portava in loco per verificare la situazione. Arrivati nei pressi della sede di Forza nuova in via Milano, alle ore 23 circa, scoppiava una breve discussione verbale con i militanti schierati all’esterno che rapidamente si trasformava in una colluttazione fisica nella quale i neofascisti avevano la peggio; a questo punto i Forzanovisti cominciavano dalla loro sede un fitto lancio di bottiglie vuote (i residenti hanno segnalato l’esistenza un piccolo deposito di vuoti di birra nel cortiletto interno, risultato, sempre secondo gli abitanti, delle uniche attività svolte durante questi primi mesi di apertura: le bevute di birra nel piccolo spazio all’aperto) e tre di loro uscivano con in mano dei bastoni. Ad uno dei neofascisti veniva quindi sottratta l’arma contundente e nel contestuale parapiglia la vetrata della sede finiva in frantumi.

Da questa ricostruzione, ottenuta incrociando diverse testimonianze, si evince quindi che:

-non c’ era preponderanza numerica da parte degli antifascisti, anzi è vero il contrario.

-lo scontro fisico si è svolto inizialmente a mani nude

-sono stati i neofascisti a cominciare il fitto lancio di bottiglie, una volta riparatisi nella loro sede, colpendo tra l’altro un negoziante del quartiere ed una automobile di passaggio.

-sono stati alcuni militanti di Forza nuova a tentare una sortita, pure questa finita male per loro, impugnando dei bastoni e delle spranghe di ferro.

 

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Redazione BsNews.it

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