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Lavoro? Solo se sei della Lega, la polemica corre su Facebook

Lavoro a Brescia? Solo se sei della Lega. E’ polemica su Facebook per il “nuovo” gruppo creato nelle scorse ore da una utente, in cui gli utenti alla ricerca di una occupazione possono inserire i propri desiderata nella speranza di ricevere una segnalazione utile.

“LAVORO A BRESCIA SOLO SE SEI DELLA LEGA”

“Questo gruppo – scrive senza mezzi termini colei che attualmente lo gestisce – è da oggi un gruppo chiuso e destinato solo ad inserzioni di offerte di lavoro indirizzate ai giovani leghisti italiani che rappresenteranno il futuro di questo paese”. E il messaggio per chi ha altre fedi politiche lascia poco spazio alle interpretazioni: “Chi non è della nostra idea politica può per il momento rimanere, ma non deve in alcun modo disturbare. Chiunque abbia obiezioni o non gradisca la nostra politica del gruppo vada tranquillamente su altri gruppi. Non sentiremo la sua mancanza”. Di più: “Da oggi il figlio di” viene dopo il figlio del leghista, quello che oggi merita più attenzione dell’altro, diciamo pure un occhio di riguardo. Ma al contrario di quelli che c’erano prima, noi non cerchiamo scansafatiche di partito. Noi siamo gente abituata a lavorare e a sudare. Essere leghista dunque sarà solo un valore aggiunto, qualcosa in più che sarà ben apprezzato e fidatevi che lo scopriamo se lo siete e fate finta”.

In attesa di capire cosa ne pensano i vertici provinciali della Lega (che probabilmente non sono stati coinvolti nella vicenda), però, la polemica non si ferma qui.

POLEMICA PER IL CAMBIO DI NOME

Secondo quanto ricostruito da BsNews.it, infatti, il gruppo era attivo da diversi anni con il nome “Lavoro a Brescia” e i 1.900 utenti iscritti si sono ritrovati “leghisti” da un giorno con l’altro, a causa al “blitz” compiuto dall’amministratrice. Restano poi da chiarire le circostanze in cui è avvenuta la trasformazione. “Questo gruppo l’ho creato io nel 2008”, spiega al nostro sito la bresciana Valeria Rossi, “poi l’attuale gestrice si è fatta nominare amministratrice dall’altro admin: ha cambiato il nome, rimuovendo me e l’altra persona”.

Un comportamento probabilmente consentito dalle regole di Facebook (a cui il cambio è comunque già stato segnalato), ma che fa discutere. Tanto che diversi utenti non hanno mancato di sottolineare il fastidio per essersi iscritti a un normale gruppo per la ricerca di lavoro ed essersi ritrovati in casa leghista. La risposta della nuova amministratrice? “Se non le piace il gruppo può lasciarlo. Veda lei”.

Ma è curiso notare anche come nel gruppo si siano ritrovati diverssi politici che leghisti non sono: è il caso – solo per fare qualche esempio – di Vigilio Bettinsoli (Forza Itali), Viviana Beccalossi (ex An) e Numa Sbaraini (candidato alle scorse comunali con Del Bono).

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Redazione BsNews.it

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