L’interrogativo è di quelli che fanno tremare, perché apre le porte a ipotesi investigative davvero inquietanti. Sono davvero di Manuela Bailo i messaggi inviati dal cellulare della giovane dopo che sabato pomeriggio, alle 17.30, la 35enne ha lasciato casa dicendo al convivente che sarebbe andata a fare un giro sul lago di Garda?
A chiederselo, ormai da giorni, sono i familiari e l’ex fidanzato di Manuela Bailo, che sembrano avere più di un sospetto su quei messaggi. Gli sms inviati dal cellulare, secondo quanto noto, sarebbero almeno quattro. Nel primo la giovane scrive al convivente che sarebbe andata al lago, poi un messaggio alla madre, uno al datore di lavoro per dire che non si sentiva bene, che sarebbe andata dal medico (cosa mai avvenuta) e che si sarebbe assentata per qualche giorno dal lavoro (il datore le chiede poi chiarimenti su una pratica senza ricevere risposta), un altro a una collega in cui spiega che sarebbe tornata venerdì. Infine, poco dopo le 20 di lunedì, l’ultimo messaggio al convivente, in cui Manuela afferma di essere con un’amica (l’unica che la capisce, scrive).
Da allora il silenzio: il cellulare risulta spento e dell’auto (una Opel grigia targata EF460GZ) non ci sono tracce. Resta da capire, poi – secondo quanto riferito da Bresciaoggi – che fine abbia fatto il cellulare di servizio che aveva a disposizione la giovane, dipendente della Uil di via Vantini. Ma a suscitare l’attenzione di tutti – in attesa di risposte dai tabulati telefonici e dalle telecamere di videosorveglianza – rimane per ora su quei messaggi: troppo freddi, impersonali e generici, pare, per essere di Manuela. Anche su questo fronte si attendono risposte.
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