Due anni di reclusione per il reato di peculato: questa la condanna in primo grado per Emanuele Vezzola, ex sindaco di Gavardo.
Secondo l’accusa, Vezzola avrebbe usato impropriamente e a fini personali la carta carburante che i dipendenti del Comune di Soiano avevano a disposizione. Il reato sarebbe stato commesso negli anni 2015 e 2016, quando Vezzola era responsabile dell’area finanziaria.
La somma di denaro contestata dal Comune, pari a circa 4.700 euro, era stata già restituita dall’ex sindaco al termine del suo incarico, ma il bonifico di rimborso non è servito a renderlo immune dalla segnalazione e dalla condanna.
La segnalazione è partita proprio dal Comune, che a febbraio – a seguito del rinvio a giudizio del settembre 2017 – si è costituito parte civile.
Sempre a febbraio Vezzola aveva chiesto il rito abbreviato, poi a fine marzo c’era stata un’udienza intermedia, i primi di luglio un rinvio della sentenza.
Ora è arrivata la condanna a due anni e pena non sospesa, con due anni di interdizione dai pubblici uffici. Perchè il provvedimento sia efficace si dovranno attendere, però, nel caso in cui si presenti ricorso, i tre gradi di giudizio.
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