Da una parte i Reddingshonden, dall’altra i sommozzatori speleo-subacquei del Nucleo di Vicenza dei Vigili del fuoco. E poi anche i volontari con i peluche.
Tutti sono alla ricerca di Iuschra, la ragazzina pakistana di 12 anni che da cinque giorni non si trova, persa tra i boschi e le grotte dell’altopiano di Cariadeghe, nei pressi di Serle.
Nei giorni scorsi la macchina dei soccorsi è andata pian piano sviluppandosi, grazie alla presenza di personale qualificato e specializzato nelle ricerche di persone scomparse.
Agli uomini del Soccorso Alpino, della Protezione Civile, ai volontari, ai mezzi dell’Aeronautica militare, ai Vigili del Fuoco si sono infatti aggiunti anche i Reddingshonden, un’unità di salvataggio olandese, che lavora con i cani molecolari.
La squadra, che si compone di 19 operatori e 12 cani, si trovava a Pacengo, nel veronese, per cercare un ragazzo di 17 anni olandese. Il giovane è purtroppo stato trovato morto.
Venuti a conoscenza della scomparsa di Iuschra, gli operatori del team si sono messi a disposizione delle altre squadre già attive a Serle.
Ieri mattina sono inoltre giunti sul posto i sommozzatori speleo-subacquei del Nucleo di Vicenza dei Vigili del fuoco che nel 2012 operarono per il salvataggio del Commissario di bordo della nave Costa Concordia.
Giunti per sostituire i colleghi del Nucleo di Milano, si sono occupati subito di ispezionare il laghetto di una pista di motocross. Poi, nel pomeriggio, si sono immersi nella pozza dei Ruchì.
Come loro, anche i volontari del Cai di Castiglione delle Stiviere hanno voluto dare una mano. Oltre all’attrezzatura necessaria per la ricerca della bimba nelle zone più complesse dell’altopiano, portano legati in vita o agli zaini dei peluche colorati. Servono ad avvicinare Iuschra senza spaventarla, perchè la bimba, dodicenne, è affetta da autismo.
I peluche potrebbero aiutare a rassicurarla, a ispirarle fiducia.
I volontari, come quelli del Cai di Castiglione delle Stiviere, non vanno alla ricerca della piccola da soli, ma fanno parte di squadre composte anche da operatori e tecnici specializzati. Il sindaco di Serle, rinnovando i ringraziamenti a chi in questi giorni ha voluto offrire il proprio aiuto nelle ricerche, ricorda però che solo chi conosce benissimo l’area può accedervi.